Accettazione dell'eredità.

• Prima di poter vendere un immobile ereditato, è necessario accettare l’eredità. Ciò può essere fatto con un atto pubblico o con una scrittura privata autenticata. Se ci sono più eredi, è necessario che tutti gli eredi accettino l’eredità prima di poter vendere l’immobile. L’accettazione può avvenire in due modalità: la prima è l’accettazione espressa che avviene con un atto pubblico o una scrittura privata autenticata. L’atto pubblico deve essere ricevuto da un notaio, mentre la scrittura privata autenticata deve essere autenticata da un notaio o da un altro pubblico ufficiale, come il cancelliere del tribunale. La seconda modalità è l’accettazione tacita si verifica quando il chiamato all’eredità compie un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare l’eredità. Ad esempio, se l’erede vende un bene ereditario, si presume che abbia accettato l’eredità.

Dichiarazione di successione.

• Una volta che avete accettato l’eredità, dovete presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate. Questo deve essere fatto entro un anno dalla data del decesso del proprietario originale. Nella dichiarazione di successione, dovrete dichiarare tutti i beni ereditati, compreso l’immobile che desiderate mettere in vendita.

Imposte.

• La vendita di un immobile ereditato può comportare il pagamento di alcune imposte. Queste imposte includono:
  ◦ Imposta di successione: che viene calcolata sul valore dell’immobile e varia a seconda del grado di parentela tra l’erede e il defunto.
  ◦ Imposta sulla plusvalenza: Questa imposta è calcolata sulla differenza tra il prezzo di acquisto dell’immobile e il prezzo di vendita. Tuttavia, per gli immobili ereditati, vigono eccezioni migliorative. La vendita di case ereditate o terreni agricoli non genera una plusvalenza tassabile, né prima né dopo i 5 anni dalla data di acquisizione.
  ◦ Imposta di bollo e tributi speciali: Queste imposte sono dovute per la registrazione del rogito di compravendita.