L’impatto della direttiva “Casa Green” sugli immobili in vendita?
La nuova direttiva sulle case green, ufficialmente chiamata Direttiva europea sull’efficienza energetica nell’edilizia, è un provvedimento legislativo dell’Unione Europea che ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra e il consumo energetico nel settore degli edifici entro il 2030, con l’obiettivo finale di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Il 12 Aprile è arrivata la conferma dagli Stati membri Ue alla nuova direttiva sulle Case Green. I ministri europei Consiglio Ue Ecofin hanno confermato l’accordo raggiunto con l’Eurocamera a dicembre.
Cosa cambierà con la nuova direttiva sulle case Green:
Riduzione del consumo energetico: Gli Stati membri dovranno ridurre il consumo energetico medio degli edifici residenziali del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Per gli edifici non residenziali, la riduzione dovrà essere del 16% entro il 2030 e del 26% entro il 2033.
Edifici a emissioni zero: Tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028. Per gli edifici pubblici nuovi o sottoposti a ristrutturazioni importanti la scadenza è fissata al 2026.
Certificazione energetica: Tutti gli edifici dovranno avere una certificazione energetica che attesti le loro prestazioni energetiche.
Strumenti per la riqualificazione: La direttiva introduce una serie di strumenti per facilitare la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, come incentivi fiscali, prestiti agevolati e programmi di sostegno pubblico.
Quali sono gli interventi necessari per l’adeguamento alla nuova normativa?
Isolamento termico: L’isolamento delle pareti, del tetto e del pavimento è uno degli interventi più importanti per migliorare l’efficienza energetica di un edificio. Questo permette di ridurre le dispersioni di calore in inverno e di fresco in estate, con conseguenti risparmi sui consumi energetici.
Sostituzione degli infissi: Gli infissi vecchi e inefficienti possono essere una fonte di dispersione di calore e di infiltrazioni d’aria. La sostituzione degli infissi con modelli nuovi e ad alta efficienza energetica può migliorare notevolmente le prestazioni energetiche dell’edificio.
Installazione di un impianto di riscaldamento e raffrescamento efficiente: Un impianto di riscaldamento e raffrescamento efficiente può ridurre notevolmente i consumi energetici. Esistono diverse tipologie di impianti efficienti, come le pompe di calore, le caldaie a condensazione e i sistemi ibridi.
Installazione di un sistema di produzione di acqua calda sanitaria efficiente: La produzione di acqua calda sanitaria può rappresentare una voce importante dei consumi energetici di un’abitazione. L’installazione di un sistema di produzione di acqua calda sanitaria efficiente, come un pannello solare termico o una pompa di calore sanitaria, può ridurre notevolmente questi consumi.
Interventi sull’impianto elettrico: Un impianto elettrico vecchio e inefficiente può causare sprechi di energia. L’adeguamento dell’impianto elettrico, con l’installazione di lampade a LED e di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, può contribuire a ridurre i consumi.
Ma l’Italia ha votato contro alla direttiva cosa significa per noi?
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha spiegato la posizione dell’Italia affermando: “È una direttiva bellissima, ambiziosa, ma alla fine chi paga?”.
L’Italia teme che i costi degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici richiesti dalla direttiva ricadano eccessivamente sui cittadini e sulle imprese. Inoltre, il governo italiano ha espresso dubbi sulla fattibilità degli obiettivi ambiziosi fissati dalla direttiva.
Nonostante il voto contrario, il governo italiano ha dichiarato che si impegnerà a recepire la direttiva “Casa Green” e a raggiungere gli obiettivi di riduzione del consumo energetico e delle emissioni di gas serra. Tuttavia, il governo italiano ha chiesto all’Unione Europea di modificare la direttiva per renderla più flessibile e per tenere conto delle esigenze specifiche dell’Italia.
Le conseguenze del voto contrario dell’Italia sono ancora incerte. È possibile che l’Unione Europea preveda sanzioni contro l’Italia se non recepirà la direttiva entro il termine previsto. Tuttavia, è anche possibile che l’Unione Europea negozi con l’Italia per trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti.
Quale sarà l’impatto della direttiva “Casa Green” sugli immobili in vendita in Italia?
L’impatto della direttiva “Casa Green” sugli immobili in vendita in Italia è ancora incerto, ma si prevedono diverse conseguenze:
Aumento del valore degli immobili ad alta efficienza energetica: Gli immobili con una classe energetica alta (A o superiore) sono già più richiesti sul mercato e vedranno il loro valore aumentare ulteriormente grazie alla direttiva “Casa Green”. Questo perché gli acquirenti saranno disposti a pagare di più per immobili che consumano meno energia e che sono più confortevoli da vivere.
Svalutazione degli immobili con bassa efficienza energetica: Al contrario, gli immobili con una classe energetica bassa (G o F) subiranno una svalutazione. Questo perché gli acquirenti saranno meno disposti ad acquistare immobili che sono costosi da gestire in termini di consumi energetici. La svalutazione potrebbe essere particolarmente significativa per gli immobili di grandi dimensioni e per quelli ubicati in zone con climi freddi.
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